Storia dell’aceto di vino

Storia dell’aceto di vino

ACETO DI VINO – PICCOLA STORIA

L’aceto ha citazioni molto antiche, viene riportato nella Bibbia, Romani e Greci gli riconoscevano molte proprietà medicinali.
La parola stessa “aceto” deriva dal latino “vinum acrem”, e fu scoperto facilmente dato che l’aceto non è altro che la conseguenza naturale dell’ invecchiamento del vino.
Sempre dal latino deriva il termine francese vinaigre.
Dal francese antico derivano poi l’inglese vinegar e lo spagnolo vinagre.
L’aceto si ottiene con un procedimento molto semplice; l’alcool, a contatto con l’aria e in presenza di microrganismi, fermenta immediatamente; in superficie si forma una leggera patina di colore grigio che ricopre il liquido, e, col passare del tempo, questa patina, diventando più scura, si trasforma in una massa gelatinosa che prende il nome di”madre dell’aceto”.
Durante l’epoca romana, ogni commensale utilizzava l’ acetabulum, una ciota riempita d’aceto nella quale veniva impregnato il pane; Plinio riporta che esso era adoperato, diluito con acqua, come bibita dissetante, dai soldati romani nelle lunghe marce.
I legionari usavano l’aceto sia per depurare le acque dei luoghi in cui facevano sosta, sia per disinfettare cibi e ferite di guerra.
Nel Medioevo la sua fabbricazione era misteriosa.
Fu Lavoisier che spiegò il meccanismo dell’acetificazione.
Il fenomeno principale dell’acetificazione è che l’alcool si trasforma in acido acetico.
Questo acido è il prodotto della fermentazione dovuta a batteri acetificanti, che fissano l’ossigeno atmosferico per ossidare l’alcool etilico.
Le materie prime per la fabbricazione dell’aceto sono i vini, la birra, l’idromele, il sidro, il malto (Per saperne di più clicca qui)
L’aceto è sempre stato usato come condimento, come bibita ma anche per le sue proprietà conservative, emollienti, lenitive e disinfettanti.